domenica 14 gennaio 2018

Cassazione: Sentenza 190/2018 ........ l'anno che verrà



come la  famosa canzone del grande Lucio Dalla , la Sentenza della Suprema Corte viene a ricordarci chi siamo, come singoli e , soprattutto, come Nazione.

La lettura della Sentenza, dei molti ( troppi ) articoli già apparsi sui quotidiani locali e nazionali , più o meno a servizio del principe dell'ora e del luogo  , dei commenti più illuminati  (purtroppo solitari), è di una chiarezza  disarmante .

Nessuna riflessione dovrebbe indurre , nessun tavolo tecnico / giuridico di approfondimento  , nessun ulteriore spreco di denaro pubblico a sostegno di fantasie o ricerche dell'ultima ora.

Non vado oltre , seppure occorre attenersi alla stretta realtà non solo dei fatti , ma delle conseguenze di un "sistema" che non commento.

Ad oggi, hanno sicuramente un problema : Il capo Area Tecnica del comune su cui la Sentenza si è abbattuta , Il Sindaco e L'assessore ai LL.PP. , il resto .......... " non conta e se ne potrà discutere ".

Buon anno e buona Domenica.
per la sentenza e qualche riflessione  clicca qui e qui
( quanto allegato è stato tratto dal sito web : www.lavoripubblici.it )

a.c.

2 commenti:

  1. Condivido... tenuto conto che esiste anche la conseguenza di denunce che non lasciano
    il tempo di intervenire... diverso sarebbe denunciare inerzie o programmi non attuati.
    Comunque trattandosi di questione penale che scaturisce da una lettura di una norma tecnica ...spetta al legislatore correggere la norma...ad oggi nessun Procuratore penso dirà mai che 0,99 corrisponde ad 1...al momento chi si ritrova con esposti in merito all'argomento scuole sicure sa cosa gli aspetta, che poi in termini di problema è ininfluente sulla chiusura di una o più scuole contemporaneamente.
    Buona domenica

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  2. credo ci sia necessità, come sempre , di comportamenti chiari e non elusivi, sia per parte uffici tecnici che per parte Sindaci. Se uniti, il problema potrebbe risolversi velocemente divenendo anche occasione di effettivo superamento del medioevo culturale dal quale non siamo mai usciti.

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